“La barca di canapa”, Louise, è un’imbarcazione a vela costruita da Elan nel 1988, lunga 13 metri. Io sono Michele, sto restaurando questa barca e voglio terminare cercando di liberarla, il più possibile, dai materiali petrolchimici. Ho anche rinnovato materiale di scarto e riciclato pezzi di altre barche, ma c’è la possibilità di fare di piu’. Il mio obiettivo è quello di sperimentare tutta la potenzialità della canapa, regina delle fibre, in alcuni ambiti dell’armamento nautico. Vorrei permettere a chi verrà ospitato di dormire in comodi tessuti e materassi filati con questa pianta. Allo stesso modo desidero poter veleggiare con coperture e ombreggiatori esterni privi di derivati plastici. Ad oggi stiamo collaborando e forniti dei prodotti di @molinocrisafulli, (Caltagirone), che ci da la possibilità di gustare prodotti alimentari a base di canapa e grani antichi siciliani, Trinacria Hemp, (Siracusa), produttore di infiorescenze e cosmetica cbd. I prodotti sono disponibili a bordo. Dolce Vita Magazine, media partner, ci segue dal lato mediatico. Questo è un progetto libero, sperimentale, alla ricerca di aziende che vogliono testare insieme a noi i loro prodotti in fibra di canapa, al sole e al mare.
Dalla primavera 2022, siamo riusciti ad avere alcuni tessuti in canapa 100%, da Maeko Tessuti, che abbiamo subito impiegato in alcuni ambiti della barca, e stiamo testando una copertura esterna in canapa trattata con resina chimica, da tutta l’estate, per ora, con un ottimo risultato.
Personalmente ho cominciato a cucire, con buoni risultati, ho finalmente iniziato a foderare i materassi con tessuto di canapa Maeko. Penso che la possibiità di avere questo meraviglioso tessuto in barca, naturalmente anti batterico, anti micotico, in sostituzione alle fibre usate attualmente, (lycra derivata da petrolio), sia innanzitutto più sostenibile, ma anche un piacere al tatto ed alla vista, che deve essere alla portata di tutti. Perciò, la nuova meta, è creare una tappezzeria nautica specializzata in canapa, a tal fine, sto imparando a cucire sempre più, per convertire la mia impresa, Lion Marine Services, e per poter diffondere poi il materiale, tessuto di canapa, e la conoscenza ottenuta maneggiandolo, ad altre tappezzerie nautiche.
